Fantino di Preci innamorato pazzo uccide l’amata e sua madre

1 dicembre 1916 – Sarà mia o di nessuno. Fu questo il pensiero che sconvolse la mente di un giovane di Preci innamorato senza speranza. E così Settimio Salvucci, 28 anni, decise di chiudere la storia e sparò all’amata, uccidendo lei e la madre che era accorsa.
La donna per la quale aveva perso la testa era Clementina Orlando, 28 anni, moglie del cavaliere Ernesto Caporali che, nella sua tenuta di Castellorentano, in provincia di Chieti, aveva una scuderia di cavalli da corsa. Il giovane di Preci era stato assunto come fantino e quando, la scuderia cessò l’attività, Caporali lo tenne con sé trattandolo come uno di famiglia. Ma Settimio si innamorò perdutamente di Clementina, moglie del padrone di casa e madre di tre bambini, che il giovane nemmeno lo considerava.
Erano le 17 e 30 del primo dicembre 1916 quando avvenne la tragedia. Settimio sparò due colpi a bruciapelo, alla testa ed al petto di Clementina, che morì all’istante. Agli spari accorse, urlando, la madre della giovane. Settimio, ricaricato il fucile, fece fuoco anche contro di lei, sparandole all’addome ed al petto. Quindi andò dai carabinieri e si costituì.

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