Terni 1852: manifesto “incendiario” contro lo Stato pontificio

1852 terni

Quel manifestino trovato affisso in più punti della città era considerato e definito “incendiario” dal Governatore distrettuale di Terni. Il quale il 17 giugno 1852 scrisse al Ministro dell’Interno dello Stato pontificio segnalando la questione e chiedendo, se fosse ritenuto opportuno un qualche intervento.

Il manifestino contestava l’autorità governativa ma, soprattutto, intendeva difendere in qualche modo coloro che, magari perché considerati cospiratori ma principalmente perché non in regola con il versamento delle tasse, erano stati sottoposti a sequestro: si trattava principalmente di artigiani cui erano stati confiscati anche gli attrezzi necessari per guadagnarsi da vivere.

Il manifesto era firmato da una non meglio precisata “Associazione Nazionale Italiana” (e già questo costituiva un atto di ribellione lo stato pontificio) ed annunciava che erano dichiarati “traditori della patria tutti coloro che acquistassero oggetti tolti con mano regia ai tassati per arti e mestieri”.

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